
Trovarsi in crisi di liquidità o vivere una condizione di temporaneo sovraindebitamento rappresenta spesso l’anticamera dell’usura: la Caritas italiana offre sostegno concreto attraverso l’erogazione di microcredito ai piccoli debitori e ai soggetti disagiati che vogliono avviare piccole imprese.
Una condizione di sovraindebitamento può esporre il debitore a diversi rischi, primo fra tutti l’usura. Per coloro che si trovano in difficoltà di natura economica e sono in crisi di liquidità la richiesta di un prestito bancario può rappresentare una via d’uscita concreta, tuttavia accedere al credito attraverso i canali tradizionali può non essere facile soprattutto se non si possono offrire garanzie sicure. Proprio per andare incontro alle famiglie e alle persone che vivono una condizione di disagio sociale o di sovraindebitamento, la Caritas Italiana (organismo pastorale della Cei, Conferenza Episcopale Italiana) promuove diverse soluzioni basate sulla concessione di microcredito e sull’attivazione di progetti antiusura.
La Caritas, infatti, offre un’ancora di salvezza ai soggetti disagiati facilitando l’accesso a prestiti bancari agevolati, erogati da istituti di credito convenzionati. Attraverso lo strumento del microcredito molti piccoli debitori possono affrontare una momentanea situazione di sovraindebitamento, superando le difficoltà e impedendo situazioni di possibile esclusione sociale.
Sfruttando le potenzialità del microcredito come strumento di finanziamento, la Caritas sostiene percorsi di sviluppo imprenditoriale partendo da idee promettenti, aiuta in modo concreto le famiglie che possono contare solo su un reddito molto basso, fornisce sostegno a chi ha accumulato debiti e non ha le risorse per uscire dalla crisi anche in presenza di entrate fisse.
Sono cinque gli strumenti di microcredito attivati dalla Caritas attraverso la rete provinciale:
- Microcredito per sovraindebitamento e antiusura;
- Prestito della Speranza 3.0 “Credito Fare Impresa”;
- Microcredito Regionale;
- Microcredito Etico Sociale;
- Prestito della Speranza 3.0 “Credito Sociale”;
Il “Microcredito per sovraindebitamento e antiusura” è pensato per supportare i singoli o le famiglie incapaci di onorare i debiti accumulati per motivi differenti, a causa di una imprudente gestione delle proprie finanze ma anche del perdurare della crisi economica. Chi si trova in questa situazione può richiedere un prestito chirografario fino a un massimo di 60 mila euro, oppure chiedere un mutuo ipotecario sulla casa di proprietà fino a 150 mila euro, che sarà erogato dalla banca convenzionata. Le rate del prestito possono estendersi fino a un massimo di 20 anni. Se i beneficiari del prestito sono vittime di usura, inoltre, il prestito viene concesso solo dimostrando di aver sporto regolare denuncia.
Per quanto riguarda il “Prestito della speranza 1.0”, consiste nell’erogazione di credito per l’avvio di una piccola impresa: è possibile ottenere fino a un massimo di 25 mila euro, per una durata complessiva pari a 60 mesi di cui 5 anni di ammortamento e versando la prima rata solo dopo un anno.
Il “Microcredito Etico Sociale”, invece, rappresenta un’opportunità per le famiglie e le persone in momentanea difficoltà economica con reddito ISEE non superiore ai 12 mila euro l’anno. Viene erogata una somma non inferiore a 1000 euro e non superiore a 4000 euro da restituire entro 3 anni, beneficiando di un tasso di interesse agevolato. Sono gli organismi provinciali della Caritas a segnalare la famiglia bisognosa firmando una lettera di garanzia, mentre sarà lo stesso nucleo familiare a essere sottoposto a valutazione per constatare le effettive condizioni di vita e le necessità.
Il “Microcredito Regionale”, infine, riguarda coloro che possono contare su un reddito minimo non inferiore a 400 euro mensili e non superiore a 18mila euro annui. Possono essere erogati prestiti da un minimo di 1000 euro fino a un massimo di 7000 euro.