Mutui Subprime: Risarcimento miliardario per evitare processo

Patteggiamento miliardario per le agenzie di rating USA. Ecco perché i titoli spazzatura piacciono così tanto ai ricchi del pianeta. Moody’s e Standard&Poor’s si accordano con il governo per evitare il processo sui rating ai mutui subprime

Da quando la crisi finanziaria è iniziata, in tanti si sono prodigati a spiegarci quell’alchimia finanziaria detta cartolarizzazione, termine spesso connesso ai mutui subprime.

Ben impacchettati come salsicciotti con altri titoli  finanziari ed erroneamente giudicati sicuri, sono stati rivenduti a mezzo mondo fino al crollo del mercato immobiliare USA ed al collasso della banca Lehman Brothers, generando di fatto la crisi finanziaria che attanaglia l’intera Europa.

Mentre l’irresistibile offerta di sottoscrivere mutui per il 100% (e talvolta oltre…) del valore coronava il sogno di milioni di migliaia di famiglie finalmente proprietarie, quella stessa abitazione, in gergo tecnico “collaterale” diveniva cessione di credito ovvero veniva venduta a mezzo mondo sotto forma di obbligazione “cartolarizzata”.
Mentre l’Unione Europea pontifica su regole e trattati salvo poi affondare sotto la crisi del debito sovrano, qualcosa di molto più subdolo continua ad accadere, qualcosa che rischia di generare un crack peggiore di quello di Lehman e ben maggiore del default dei singoli stati.

Hedge Fund, società assicuratrici e fondi pensione di piazze regolamentate poco o nulla, City di Londra ad esempio, soggetti molto meno controllati del settore bancario tradizionale con poco capitale proprio e molto di altri in “gestione”, continuano a costruire vere e proprie alchimie a fini speculativi per aggirare ed eludere le già deboli regole del sistema finanziario internazionale.

Fra queste la cosiddetta “rehypothecation” o re-ipoteca ossia la pratica mediante la quale una banca o un intermediario finanziario riutilizza le garanzie prestate dai suoi clienti come garanzia per il proprio indebitamento e poiché nel caso, la garanzia non è in contanti, essa non si mostra sul convenzionale andando a costituire una  vero e proprio “sistema bancario ombra” le cui proporzioni “monstre” gli analisti faticano a stimare.

Ecco spiegata la frenesia alla concessione di mutui ad ogni costo, in ogni dove, ad ogni soggetto.
Persone che inconsapevolmente si sono credute beneficiate, favorite ed apprezzate, altro non sono state che il “veicolo”, la “causale” che ha consentito l’esplosione di un vorticoso volume di transazioni finanziarie, tutte finalizzate alla più cruda speculazione.

Complici le principali società di rating, nel periodo 2004-2007 è stato generato un trilione di dollari (un milione di bilioni di dollari!) con il quale i principali hedge funds londinesi, piazza in cui non vige il tetto del 140% sul valore di utilizzo, sono stati coperti ben quattro trilioni di altri sconosciuti affari.

Un sistema, si badi bene, perfettamente legale, mediante il quale lo stesso collaterale ricevuto da Londra, seppur di dubbio valore a seconda del suo contenuto (mutui subprime, ad esempio) lo si è potuto usare per un numero enorme di operazioni, moltiplicando la ricchezza, quella in special modo di broker ed intermediari.

É notizia di questi giorni la proposta di  patteggiamento avanzata dalle società di rating Moody’s e Standard&Poor’s che hanno proposto di risarcire il Tesoro Americano pagando l’esorbitante somma di un miliardo di dollari per aver gonfiato ad arte il rating di numerosi titoli garantiti da mutui subprime.
A nulla sono valsi i tentativi in difesa della loro credibilità con i quali, specialmente S&P, ha tentato una strenua difesa.

L’evidenza di una manipolazione dei “voti” assegnati a migliaia di titoli attuata al solo scopo di conquistare più facilmente accordi di business con le banche rappresenta ad oggi la meno costosa via d’uscita, la sola alternativa ad un processo il cui prezzo sia in termini economici che reputazionali sarebbe certamente ben più alto.

Stanchi di un sistema in cui l’ingegno finanziario è al servizio del superamento degli ostacoli che i governi cercano timidamente di porre, stanchi di come la finanza non possa e non si voglia assoggettare ad alcuna regola, la Mutua Sociale Ambrosiana continuerà a vigilare ed agire nelle aule di giustizia perché certe pratiche, certi strumenti, certi mercati e certe società vengano definitivamente messe al bando.

Il diritto bancario è una cosa seria, qui non si vende nulla, si difendono ingiustizie.